Un libro che non solo parla di cinema, ma lo racconta, lo descrive in parole, lo fa vedere a chi legge. La nuova pubblicazione del regista pulp di Hollywood è il cinema stesso perché restituisce la passione e l’attenzione per la settima arte sviluppata e alimentata dal piccolo Q
La nostalgia per la Hollywood che non c’è più, tra l’omicidio di Sharon Tate e il declino delle star del piccolo schermo degli Anni ’50-60: un Quentin Tarantino ai minimi termini di estro fa rivivere umori, colori e sonorità di un’epoca al suo crepuscolo. Tanto metacinema in mezzo a una sensazione di vacuità generale che si attenua solo in uno strepitoso epilogo
Nella magnificenza del 70 mm Ultra Panavision, The Hateful Eight è una lettura teatrale storico-politica delle radici dell'America. Tarantino 'il giocoliere' rimescola generi e stili, riferimenti e citazioni in un'opera bellissima e dalla prodigiosa potenza visiva e tecnica
Il regista e i due attori a Roma per la premiere del film atteso nelle sale il 4 febbraio. “The Hateful Eight come La Cosa western”, promette il cineasta italo-americano
Sappiamo bene che Quentin Tarantino è uno di quei registi che amano curare ogni aspetto della lavorazione dei propri film, dalla fase di scrittura della sceneggiatura fino alla scelta dei poster.
Ricordate quando dicevamo che Robert Rodriguez avrebbe tirato su un canale televisivo tutto suo in lingua spagnola? Il progetto è andato in porto e tra poche settimane vedrà la luce sugli schermi televisivi.
Arriva sugli schermi italiani con due anni di ritardo il film che ha stregato Quentin Tarantino. Un'oscura e sarcastica metafora del franchismo attraverso il racconto di un triangolo amoroso circense. Geniale ma con alcuni limiti...