Recensioni film in sala

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Il cittadino illustre - Recensione

Il cittadino illustre - Film - 2016In apparenza una cosa, in realtà un'altra. Dietro l'atteggiamento credibilmente disponibile dello scrittore Daniel Mantovani di accettare la mentalità arretrata del suo paese di origine, cosa si nasconde? Il suo arrendersi ai soprusi perpetrati cosa cela? Le risposte si trovano nella stagnate carriera letteraria dell'uomo

Knight of Cups - Recensione

Dopo quasi due anni arriva sugli schermi italiani Knight of Cups di Terrence Malick: opera coerente col percorso artistico personale del regista, ma che mostra anche la sua tendenza ad uno sterile immobilismo formale e sostanziale

Io, Daniel Blake - Recensione

Io, Daniel Blake - Film - 2016 - Ken Loach - RecensioneDaniel Blake fa parte di quel novero di ritratti degli indifesi che popolano la galleria con cui Ken ‘Il rosso’ Loach ha cercato di rappresentare i chiaroscuri della società occidentale. Attorno al suo nuovo protagonista il regista ricama un dramma contro l'attuale sistema dei sussidi statali inglese che porta ai massimi livelli la sua cifra poetica (e politica), ma con qualche colpo basso di troppo che offusca in parte il valore del film. Palma d’oro al Festival di Cannes 2016

Caffè - Recensione

Il nuovo lavoro di Cristiano Bortone associa i toni del caffè a tre storie di oggi in tre punti del mondo: Italia, Belgio, Cina. Il dramma e l'asprezza per il mondo sono lo sfondo di un film che nelle intenzioni e nelle potenzialità fa ben presagire, ma che si sgretola nella traduzione visiva

Rara - Una strana famiglia - Recensione

Presentato al London Film Festival 2016 dopo il passaggio al Festival di Berlino, Rara porta sullo schermo le difficoltà di una famiglia con genitori dello stesso sesso, attraverso una vicenda che trae la sua forza ed efficacia dalla naturalezza con cui mostra le dinamiche di tutti i giorni

Neruda - Recensione

Neruda - Film - 2016 - Pablo Larrain - RecensionePablo Larrain racconta Pablo Neruda: poeta, comunista, ‘libertino’, in fuga dalle grinfie del governo autoritario di Videla che lo vuole in carcere. Non chiamatelo biopic: il regista cileno supera i confini del racconto biografico per una riflessione sul ruolo dell’artista nei mutamenti della società e sul cinema come spazio dell’immaginario
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