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Venezia lancia la sfida: tutto sul programma della 70esima Mostra del Cinema

Terry Gilliam, Hayao Miyazaki, Gianni Amelio, Tsai Ming-liang, Philippe Garrel, Kim Ki-duk, Stephen Frears, Amos Gitai: questi i big della macchina da presa scelti da Alberto Barbera per un appuntamento importante della Mostra del Cinema di Venezia: la 70esima edizione, il cui programma svela grandi ritorni, molte scommesse e qualche sorprendente assenza


70 volte Venezia. È un appuntamento importante quello che si appresta a vivere la Mostra del Cinema di Venezia dal 28 agosto al 7 settembre 2013. Il festival più antico del mondo celebra infatti la sua 70esima edizione. E lo fa con un programma multiforme e imprevedibile, coraggioso e intrigante quantomeno sulla carta, ricco di registi emergenti tutti da scoprire o in attesa di consacrazione, al fianco di un numero sufficiente di fuoriclasse della macchina da presa. Chi si aspettava una selezione che fosse un album di figurine di grandi autori in stile Festival di Cannes, resterà deluso: Venezia 70 punta a stupire, prendendosi molti rischi, ma senza rinunciare al richiamo dei pezzi da novanta. “Quest’anno abbiamo fatto delle scelte che potremmo definire rischiose – ha spiegato il direttore Alberto Barbera alla presentazione del cartellone – con un occhio al mercato e un altro al cinema d’autore”.

I film. Nelle intenzioni di Barbera la Mostra di Venezia sarà “una foto del cinema di oggi con le sue contraddittorie componenti”. Un’istantanea che vede in prima fila, in concorso, cineasti del calibro di Terry Gilliam, Hayao Miyazaki (che purtroppo ha già detto di non poter accompagnare il suo The Wind Rises a Venezia), Gianni Amelio, Tsai Ming-liang (Stray Dogs sarà il suo ultimo film da regista), Philippe Garrel, Stephen Frears e Amos Gitai.
Tra le potenziali sorprese, sempre in competizione, i due documentari Sacro GRA di Gianfranco Rosi (che si è distinto per i bellissimi Below Sea Level e El Sicario: Room 164) e The Unknown Known: the Life and Times of Donald Rumsfeld del premio Oscar Errol Morris, la regista indie Kelly Reichardt, James Franco dietro la macchina da presa con Child of God (tratto dall'omonimo romanzo di Cormac McCarthy), il talentuoso Xavier Dolan e David Gordon Green che, dopo il premio a Berlino con Prince Avalanche, porta al Lido Joe
In gara per il Leone d’oro – che sarà assegnato da una giuria presieduta da Bernardo Bertolucci – c’è poi un nutrito gruppo di outsider che rappresentano una vera incognita: Marzuak Alvash, Philip Gröning, John Curran, Alexandros Avranas, Jonathan Glazer e la nostrana Emma Dante (regista teatrale all’esordio con Via Castellana Bandiera).
Fuori concorso sfileranno, tra gli altri, Alfonso Cuaron con il film di apertura Gravity, Kim Ki-duk (a sorpresa escluso dalla competizione dopo aver vinto il Leone d’oro lo scorso anno), il grande documentarista Wang Bing, Edgar Reitz, Paul Schrader con il già annunciato The Canyons, Ettore Scola con un omaggio a Federico Fellini e Frederick Wiseman. In Orizzonti, invece, spicca su tutti il nome di Sion Sono.
Comun denominatore la crisi dei valori della società. “Molte delle pellicole selezionate offriranno un quadro della società davvero tragico con elementi violenti, dalla pedofilia alla prostituzione alle violenze in ambienti domestici”, ha sottolineato Barbera.

Gli assenti. Come ogni anno, la lista degli assenti, di quei titoli che, vuoi per la data di uscita vicino alla Mostra, vuoi per le indiscrezioni riportate dagli organi di stampa, erano dati quasi per scontati al Lido, la lista - dicevamo - è lunga e piena di (brutte) sorprese. Ci vengono in mente i nomi di Steve McQueen (che ha preferito Toronto a Venezia per il lancio di 12 Years a Slave), Spike Lee (Oldboy), Paul Greengrass (Captain Phillips), Tsui Hark (Young Detective Dee: Rise of the Sea Dragon), Abel Ferrara (Welcome to New York), Spike Jonze (Her), Robert Rodriguez (con il seguito di Machete che proprio Venezia lanciò alcuni anni fa). Ci sono sostanzialmente tre motivi per cui può capitare che un film non venga selezionato: “Il primo è che non è pronto – ha affermato Barbera –, il secondo è che non ci è piaciuto, il terzo è che la produzione non è disposta a farsi carico della trasferta veneziana se il supporto marketing della star di turno viene a mancare per impegni di lavoro su un altro set. Molto spesso i motivi più importanti sono quelli di carattere economico: costa tantissimo portare le star con il loro ricco staff al Lido e noi dobbiamo fare i conti con questa situazione”.
Un problema che affligge molti festival, compreso Cannes, da alcuni anni a questa parte. Ciò non toglie che è un po’ preoccupante l’assenza delle produzioni mainstream (che non fanno mai male in un contesto come quello di Venezia) se escludiamo Gravity.
Ma non sono i nomi altisonanti o le pellicole dal budget stratosferico a fare la fortuna di una selezione cinefestivaliera e alla fine dovremo aspettare la prova dello schermo per capire se il gruppo di lavoro capitanato di Barbera ha puntato sui film giusti.

Di seguito la lista completa dei film della 70esima Mostra del Cinema di Venezia:

Concorso

ES-STOUH (LES TERRASSES) di MERZAK ALLOUACHE
L’INTREPIDO di GIANNI AMELIO
MISS VIOLENCE di ALEXANDROS AVRANAS
TRACKS di JOHN CURRAN
VIA CASTELLANA BANDIERA di EMMA DANTE
TOM À LA FERME di XAVIER DOLAN
CHILD OF GOD di JAMES FRANCO
PHILOMENA di STEPHEN FREARS
LA JALOUSIE di PHILIPPE GARREL
THE ZERO THEOREM di TERRY GILLIAM
ANA ARABIA di AMOS GITAI
UNDER THE SKIN di JONATHAN GLAZER
JOE di DAVID GORDON GREEN
DIE FRAU DES POLIZISTEN di PHILIP GRÖNING
PARKLAND di PETER LANDESMAN
KAZE TACHINU di HAYAO MIYAZAKI
THE UNKNOWN KNOWN: THE LIFE AND TIMES OF DONALD RUMSFELD di ERROL MORRIS
NIGHT MOVES di KELLY REICHARDT
SACRO GRA di GIANFRANCO ROSI
JIAOYOU (STRAY DOGS) di MING-LIANG TSAI

Fuori Concorso

SPACE PIRATE CAPTAIN HARLOCK di SHINJI ARAMAKI
GRAVITY di ALFONSO CUARÓN (film di apertura)
SUMMER 82 WHEN ZAPPA CAME TO SICILY di SALVO CUCCIA
PINE RIDGE di ANNA EBORN
THE ARMSTRONG LIE di ALEX GIBNEY
UKRAINA NE BORDEL (UKRAINE IS NOT A BROTHEL) di KITTY GREEN
MOEBIUS di KI-DUK KIM
LOCKE di STEVEN KNIGHT
YURUSAREZARU MONO (UNFORGIVEN) di SANG-IL LEE
WOLF CREEK 2 di GREG MCLEAN
AMAZONIA di THIERRY RAGOBERT
DIE ANDERE HEIMAT - CHRONIK EINER SEHNSUCHT (HOME FROM HOME - CHRONICLE OF A VISION) di EDGAR REITZ
THE CANYONS di PAUL SCHRADER
CHE STRANO CHIAMARSI FEDERICO - SCOLA RACCONTA FELLINI di ETTORE SCOLA
WALESA. CZOWIEK Z NADZIEI (WALESA. MAN OF HOPE) di ANDRZEJ WAJDA e EWA BRODZKA
FENG AI ('TIL MADNESS DO US PART) di BING WANG

Orizzonti

BAUYR (LITTLE BROTHER) di SERIK APRYMOV
IL TERZO TEMPO di ENRICO MARIA ARTALE
JE M'APPELLE HMMM... di AGNÈS B.
EASTERN BOYS di ROBIN CAMPILLO
PALO ALTO di GIA COPPOLA
RUIN di AMIEL COURTIN-WILSON e MICHAEL CODY
MAHI VA GORBEH (FISH & CAT) di SHAHRAM MOKRI
VI ÄR BÄST! (WE ARE THE BEST!) di LUKAS MOODYSSON
WOLFSKINDER (WOLFSCHILDREN) di RICK OSTERMANN
LA VIDA DESPUÉS di DAVID PABLOS
ALGUNAS CHICAS di SANTIAGO PALAVECINO
MEDEAS di ANDREA PALLAORO
STILL LIFE di UBERTO PASOLINI
PICCOLA PATRIA di ALESSANDRO ROSSETTO
LA PRIMA NEVE di ANDREA SEGRE
JIGOKU DE NAZE WARUI (WHY DON'T YOU PLAY IN HELL?) di SION SONO
THE SACRAMENT di TI WEST

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