
Malick e Villeneuve, Wenders ed Escalante, Larrain e Tom Ford, Lav Diaz e Chazelle, Konchalovsky e Brizé, Kusturica e Cianfrance, Ozon e Amirpour, più Naderi, Wang Bing, Seidl, Kim Ki-duk, James Franco sparsi fuori dal Concorso: la Mostra di Venezia tira fuori gli artigli e manda un messaggio alle rassegne rivali, sfoderando grandi nomi al fianco di registi alla ricerca di un posto nell’olimpo del cinema, in una 73esima edizione all’insegna della continuità del passato - di una Venezia come isola cine-maniaca baluardo dell’arte cinematografica -, ma con una ventata di rinnovamento che punta a colmare il gap con le altre rassegne nel rapporto con il pubblico dei non addetti ai lavori