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Far East Film Festival 2024: il programma

Dal 24 aprile al 2 maggio a Udine la ventiseiesima edizione del Far East Film Festival: la ricchezza del cinema asiatico tra presente, con i tanti film in concorso, e passato, con la retrospettiva sugli anni Ottanta e Novanta e un omaggio al Korean Film Archive. Gelso d’oro alla carriera al maestro cinese Zhang Yimou

L’interesse per il cinema asiatico appare in continua crescita, come dimostrano anche i buoni risultati al botteghino dei film orientali che escono in sala in Italia. Certo sono ancora pochissimi quelli che vengono distribuiti, ma gli appassionati possono sempre contare sul grande appuntamento annuale del Far East Film Festival di Udine: la più grande manifestazione in Europa dedicata al cinema asiatico. La 26esima edizione si svolgerà nella città friulana dal 24 aprile al 2 maggio, con un programma ricchissimo impreziosito dalla presenza di Zhang Yimou che riceverà il Gelso d’Oro alla carriera. Il grande regista cinese sarà omaggiato anche con la proiezione di tre suoi lungometraggi. Il più recente Under the Light, che si presenta come un thriller, e le versioni restaurate di due suoi capolavori: Lanterne rosse, premiato con il Leone d’argento per la regia alla Mostra di Venezia nel 1991, e Vivere!, vincitore del Gran Prix speciale della giuria a Cannes nel 1994. Due titoli simboli della sua filmografia che hanno in comune anche il produttore, Chiu Fu-sheng al quale verrà consegnato l’altro premio alla carriera di questa edizione.

Il concorso. In tutto i film che compongono il programma sono 75, di cui 47 in concorso in rappresentanza di nove diverse cinematografie. A guidare numericamente la lista è la Corea del Sud con ben undici opere. A seguire, con dieci, il Giappone e poi, con otto, sia Cina sia Hong Kong. Ma sono presenti anche produzioni di Taiwan, Filippine, Indonesia, Thailandia, Malesia. L’opening night sarà caratterizzata dalla proiezione di Yolo di e con Jia Ling, adattamento cinese del film nipponico 100 Yen Love applaudito al FEFF nel 2015, e di Citizen of a Kind, action comedy diretto dalla coreana Park Young-ju. Tra gli altri film provenienti dalla Corea c’è l’horror Exhuma di Jang Jae-hyun, interpretato dal grande Choi Min-sik, mentre nella lista di lungometraggi giapponesi da segnalare Bushido dell’apprezzato Kazuya Shiraishi, ambientato nell’epoca dei samurai, e Takano Tofu di Mitsuhiro Mihara con interprete principale Tatsuya Fuji.  

Gli ospiti. Tanti come sempre i registi, gli interpreti e i produttori che accompagneranno i film a Udine. Tra gli ospiti spicca l’attore coreano Jung Woo-sung che è il protagonista di 12.12: The Day, thriller politico ambientato sullo sfondo del golpe militare del 1979 con la regia di Kim Sung-su. E come non segnalare due nomi importanti del cinema hongkonghese: Herman Yau a Udine con due action, Moscow Mission e Raid of the Lethal Zone, e Felix Chong che in Friuli presenterà il thriller Goldfinger dove tornano a recitare insieme due superstar come Tony Leung Chiu-wai e Andy Lau. Sul fronte giapponese da segnalare tre presenze femminili: l’attrice Misa Wada, protagonista di Motion Picture: Choke di Gen Nagao che si caratterizza per essere un film muto in quanto ambientato in futuro distopico dove non esistono più la civiltà e il linguaggio umano, la regista Yukiko Mishima, tra le voci più interessanti del panorama nipponico contemporaneo, con Voice , la musicista Eiko Ishibashi che si esibirà in sul palco del Teatro Nuovo con il progetto videomusicale da cui ha preso vita Il male non esiste di Ryusuke Hamaguchi, premiato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia.

La retrospettiva. Oltre al concorso non manca uno sguardo al passato, con un’interessantissima retrospettiva dedicata agli anni Ottanta e Novanta che riprende un percorso iniziato nella scorsa edizione. In questo contesto trova spazio il doppio omaggio a un grande regista giapponese come Shinji Somai che ha attraversato con il suo cinema quei due decenni ed è scomparso, prematuramente, nel Duemila. In cartellone due suoi film che rappresentano il meglio della sua produzione, Typhoon Club e Moving. Da non perdere anche Shall We Dance? di Masayuki Suo che mette in mostra il talento di un attore straordinario come Yakusho Koji. Da segnalare fra gli altri titoli Three Seasons di Tony Bui, film vietnamita che vede tra i protagonisti anche Harvey Keitel. Da ricordare poi un’altra iniziativa che farà felici chi ama la storia del cinema: in occasione dell’anniversario della nascita del Korean Film Archive di Seoul il festival propone sette film coreani degli anni Cinquanta, perle del passato rinate in 4K.

Sito del festival: fareastfilm.com

Le immagini:

1] il produttore Chiu Fu-sheng, il regista Zhang Yimou e la presidente del Feff Sabrina Baracetti
2] dal film Yolo
3] dal film Motion Picture: Choke
4] dal film Typhoon Club


Fabio Canessa

Viaggio continuamente nel tempo e nello spazio per placare un'irresistibile sete di film.  Con la voglia di raccontare qualche tappa di questo dolce naufragar nel mare della settima arte.

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