Vincitore a Cannes del Gran Premio Speciale della Giuria e acclamato, con molta approssimazione, capolavoro assoluto, giunge in Italia Il figlio di Saul del regista ungherese Laszlo Nemes: il film, in effetti, brilla solo per lo stile di regia e per la costruzione originale dell'ambientazione dei campi di sterminio