
Apocalisse del cinema, del suo linguaggio, del suo liquido seminale, La quinta stagione ci insegna che guardare con occhio libero e disincantato è il principio di ogni redenzione. Se le parole falliscono, le immagini ci restituiscono la semplicità del senso, del suo fluire nelle vene e nei pixel della civiltà contemporanea. Scrivere e zappare la terra non sono poi attività intellettuali così differenti