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I 20 film asiatici più attesi del 2014

Il cinema asiatico cala i suoi nomi e le sue storie in immagini per il 2014. Zhang Yimou, Hayao Miyazaki, Sion Sono, Johnnie To, Hou Hsiao-hsien, Im Sang-soo, John Woo e molti altri vanno a definire un'offerta cinematografica potenzialmente di livello elevato. La commedia si intreccia all'horror e al drammatico: prevarrà - ne siamo certi - lo stile unico e inconfondibile di ogni regista orientale


E' arrivato il turno del cinema asiatico, dopo i 20 film più attesi da USA e Europa di cui vi abbiamo parlato nelle scorse settimane. Cosa ci propongono le cinematografie d'Oriente nel 2014 per contrastare il potente immaginario dell'Occidente? Le loro armi sono la Storia, l'animazione, il cinema di genere e un piccolo salto nell'attualità. La Cina e Hong Kong fanno scendere in campo i loro pezzi da novanta quali John Woo, Johnnie To, Ann Hui e Zhang Yimou, molti dei quali con un occhio rivolto al passato. Risponde il Giappone che sfodera forse il migliore Miyazaki di sempre, accompagnato dal nuovo prodotto di casa Ghibli e dal visionario Sion Sono. Infine ci sono la Corea del Sud, che si divide tra cinema di genere e critica nei confronti della sua società, e l'horror che quest'anno sembra attrarre anche qualche regista di Hong Kong. Non temete, c'è anche spazio per qualche sorpresa, perché la proposta è davvero ampia.


20. S'alza il vento, di Hayao Miyazaki (Giappone)

E' stato detto davvero tutto sul nuovo film diretto dal maestro Hayao Miyazaki. Sappiamo che la trama che si ispira a un personaggio realmente esistito, l'ingegnere Jiro Horikoshi, e alla sua passione per gli aerei. E' altrettanto risaputo che nella pellicola non fanno la loro comparsa né creature magiche, né tanto meno la solita eroina dei film di Miyazaki. S'alza il vento, inoltre, sembra non adatto ai bambini per la complessità della storia, ma certo sarà difficile tenerli lontani dalle sale. In Giappone è stato presentato l'estate scorsa, in Italia è passato già in Concorso alla scorsa Mostra del Cinema, ma ora si attende il bagno di folla nei cinema nostrani (l'uscita è prevista in primavera grazie alla Lucky Red) per quello che rappresenta l'ultimo lavoro da regista del maestro .


19. Snowpiercer, di Bong Joon-ho (Corea del Sud/USA/Francia/Repubblica Ceca)

Il film è pronto già da circa un anno. Si tratta della prima pellicola recitata in lingua inglese del sudcoreano Bong Joon-ho. Per questa occasione il regista ha chiamato un cast anglofono davvero nutrito, composto da Chris Evans, Tilda Swinton, John Hurt, Jamie Bell ed Ed Harris, tutti alla prima collaborazione con Bong. La storia parla di un treno - Snowpiercer - che, in un futuro lontano, raccoglie al suo interno l'umanità sopravvissuta e si muove lungo la Terra con moto perpetuo. All'interno si confrontano diverse classi sociali e diversi mondi, in un clima di forti contrasti che sembrano sempre sul punto di esplodere. E' nota la vicenda che ha portato il regista sudcoreano a realizzare questo film: un giorno in una fumetteria lesse tutto d'un fiato il fumetto Le Transperceneige di Jean-Marc Rochette, Jacques Lob e Benjamin Legrand e subito dopo lo propose al suo produttore. Il 27 febbraio il film è arrivato nelle sale italiane.

18. Intruder, di Wang Xiaoshuai (Cina)

Ancora si sa davvero poco sul nuovo film di Wang Xiaoshuai, uno dei registi cinesi della cosiddetta Sesta Generazione, il cui cinema si focalizza sulla narrazione del sociale. E' trapelata solo la voce che la pellicola dovrebbe trattare di una storia di fantasmi e omicidi. Sicuramente davanti alla macchina da presa ci sarà Lu Zhong nei panni del protagonista e le riprese (in corso) si svolgeranno interamente a Guiyang. Si sa poco anche in merito all'uscita del film, che dovrebbe comunque vedere la luce a fine anno.

17. Don't Go Breaking My Heart 2, di Johnnie To (Hong Kong)

Johnnie To torna alla commedia con il seguito di Don't Go Breaking My Heart. Nella prima parte siamo rimasti al suono delle campane a nozze per il matrimonio di Cheng Zixin (interpretata da Gao Yuanyuan) e Fang Qihong (Daniel Wu). Tra loro, però, c'è Zhang Shenran (Louis Koo) che è innamorato di Zixin , a tal punto da dichiararsi compromettendo il matrimonio. Come se non bastasse a sconvolgere ancora di più la situazione ci pensa il personaggio interpretato da Miriam Yeung, damigella d'onore di Zixin , che ha una cotta per Zhang Shenran nonostante abbia già un fidanzato... Una bella storia romanticona piena di intrecci, insomma, in uscita lungo l'anno.

16. Aberdeen, di Pang Ho-cheung (Hong Kong)

Scelto come film di apertura del 38esimo Hong Kong International Film Festival, Aberdeen ruota attorno al dramma di una famiglia lungo tre generazioni coinvolte in problemi di vita e dolorose scelte. Il film porta la firma di uno dei registi più interessanti ed eclettici del panorama hongkonghese, Pang Ho-Cheung, nonché uno dei pochi che continua a filmare e a raccontare l'ex colonia britannica. Non è escluso che la pellicola transiterà in anteprima europea al prossimo Far East Film Festival di Udine. L'uscita è prevista a maggio ad Hong Kong.


15. The Veteran, di Ryoo Seung-wan (Corea del Sud)

Dopo The Unjust il regista sudcoreano Ryoo Seung-wan ritrova l'attore Hwang Jung-min. Al centro del film un investigatore alle prese con un giovane magnate la cui ricchezza riesce a nascondere i suoi omicidi. Ancora quindi un thriller per Ryoo. Il film dovrebbe uscire in autunno in Corea del Sud.


14. Over Your Dead Body, di Takashi Miike (Giappone)

Ecco uno dei tre film di Takashi Miike in uscita nel 2014 (gli altri due sono la commedia poliziesca The Mole Song, già sbarcato nei cinema, e il thriller orrorifico Arcana). Basato su una piece teatrale, Over Your Dead Body narra la storia di un assassino ossessionato dalla sua vittima. Il film rappresenta il ritorno per il regista giapponese al film in costume. Si preannuncia una classica ghost story che si vedrà ad agosto in Giappone.

13. Father and Son, di Hirokazu Koreeda (Giappone)

Ryota Nonomiya, interpretato da Masaharu Fukuyama, è un architetto di successo, dedito al suo lavoro e alla sua famiglia da poco allargata con la nascita del figlio maschio. Un giorno, però, scopre che in ospedale alla nascita del bambino c'è stato uno scambio di culle e quindi il piccolo Keita non è il suo vero primogenito. Il mondo attorno a Ryota e a sua moglie comincia a sgretolarsi in quanto devono accettare in casa il loro figlio biologico che viveva con un'altra famiglia e consegnare il piccolo Keita ai suoi veri genitori. Il pluripremiato regista giapponese Hirokazu Koreeda filma una storia intima e familiare che ha già commosso il pubblico giapponese alla fine del 2013 e che attende il suo passaggio in Italia il 10 aprile 2014.

12. When Marnie Was There, di Hiromasa Yonebayashi (Giappone)

Hiromasa Yonebayashi è uno dei più brillanti cineasti appartenenti allo Studio Ghibli. A quattro anni da Arietty – Il mondo segreto sotto il pavimento, il regista torna con Omoide no Marnie (When Marnie Was There), anche questo come il film precedente ispirato a un libro inglese e incentrato su un personaggio femminile. Protagonista una giovane ragazza timida e riservata che in un villaggio incontra una strana ragazza di nome Marnie. Il nodo della vicenda risiede nel fatto che nessun abitante ha mai incontrato né mai sentito parlare di questa Marnie. La pellicola di Yonebayashi, quindi, affronta temi quali la solitudine, l'amicizia e ovviamente l'immaginazione. Per il pubblico nipponico c'è da aspettare l'estate per vederlo al cinema. Probabile una presentazione alla prossima Mostra del Cinema di Venezia.

11. 2 Ways, di Naomi Kawase (Giappone)

L'ottobre scorso Naomi Kawase ha iniziato le riprese di 2 Ways, titolo originale Futatsume no Mado. La regista metterà a fuoco la relazione tra una ragazza e un ragazzo e il mondo degli adulti che li circonda. Più approfonditamente il film dovrebbe affrontare il rapporto tra uomo e natura con alcuni riferimenti a temi quali la vita e la morte. In 2 Ways, inoltre, la location in cui è stata ambientata la storia potrebbe ricoprire un ruolo molto importante in quanto il luogo scelto è l'isola di Amami Oshima, nella prefettura di Kagoshima, terra di origine della famiglia della regista. La pellicola sarà pronta per la fine della primavera, giusto in tempo per essere proposta al Festival di Cannes, per poi uscire ad inizio estate in Giappone.

10. The Midnight After, di Fruit Chan (Hong Kong)

Fruit Chan è uno dei registi di Hong Kong più apprezzati della seconda New Wave. Il nuovo lavoro da lui firmato è una sorta di horror che ha avuto la sua premiere mondiale allo scorso Festival di Berlino. La storia è basata su un libro uscito solo online che narra di un minibus, operativo solo di notte, al cui interno sembrano esserci gli unici sopravvissuti ad Hong Kong. Il cast annovera Simon Yam, Kara Hui, Sam Lee e Lam Suet. Uscita in estate ad Hong Kong.

9. Kiki's Delivery Service, di Takashi Shimizu (Giappone)

Il giapponese Takashi Shimizu è un apprezzato regista di film horror e ha raggiunto il successo internazionale con The Grudge. Pensare che ora, dopo una carriera imperniata sulla tensione e sui fantasmi, possa dirigere un film bucolico e fantasioso, fa uno strano effetto. Invece sembrerebbe proprio così. Al buon Takashi, infatti, è stato affidato il compito di dare forma umana al noto personaggio di Kiki, che nel 1989 Hayao Miyazaki ha reso celebre nell'omonimo film di animazione, prendendo spunto a sua volta dal romanzo di Eiko Kadono. Per vestire i panni di Kiki, Shimizu ha selezionato Fuka Koshiba, che nelle prime immagini circolate in Rete si vede in sella alla sua scopa, sorridente e allegra. La storia, infatti, dovrebbe ricalcare l'originale plot, ossia quello di una giovane strega alle prese con una grande città e con il suo lavoro di consegne a domicilio. Il progetto di Shimizu è ambizioso, originale e sta creando davvero molte aspettative. L'1 marzo, data di uscita del film in Giappone, sapremo di che pasta è fatto.

8. The Assassin, di Hou Hsiao-hsien (Cina)

E' finalmente giunta al termine la nuova opera del pluripremiato regista cinese Hou Hsiao-hsien. Dopo anni di attesa a causa di problemi di lavorazione, di riprese e di budget, l'attesissimo wuxiapian The Assassin sembra pronto per ricevere la giusta presentazione al prossimo Festival di Cannes a maggio. Hou ha abituato il suo pubblico a storie profondamente umane in cui le vite dei protagonisti intrecciano Storia e privato, presente e passato. Questo ultimo lavoro si concentrerà sul rapporto tra carnefice e vittima (Shu Qi interpreta un'assassina che si innamora di una delle sue prossime vittime) con sullo sfondo temi quali la lealtà, il dovere, i sentimenti, il tutto all'insegna delle arti marziali, aspetto questo che rappresenta la vera novità per il regista.

7. For Us There's No Today, di Im Sang-soo (Corea del Sud)

Im Sang-soo continua per la sua strada. Nelle otto pellicole da lui filmate non ha mai smesso di concentrarsi sui problemi sociali, politici ed economici che affliggono il suo paese, la Corea del Sud, soprattutto dopo la crisi economica del 2008. Sono note le vicende giudiziarie legate alla realizzazione di The President's Last Bang del 2005, incentrato sull'assassinio di Park Chung-hee, che hanno portato a un taglio della pellicola, poi riportata al suo montaggio originale in seguito al giudizio di un tribunale. Con For Us There's No Today, il regista ha deciso di gettare lo sguardo nuovamente sulle disuguaglianze sociali del suo Paese, proponendo il punto di vista di due donne, decise a farsi giustizia da sole contro la società corrotta che le circonda. Data di uscita da definirsi.

6. The Crossing, di John Woo (Cina)

Il maestro John Woo per il suo nuovo lavoro, dopo la lunga pausa da La battaglia dei Tre Regni (2009), si concede una storia sentimentale con risvolti epici. Innanzitutto la trama. La storia narra il viaggio di tre coppie che nel 1949, verso la fine della guerra civile cinese, abbandonano la propria terra per approdare a Taiwan. Il problema è che la nave su cui viaggiano ha qualche problemino a metà del suo tragitto e l'approdo sulla terra promessa per i protagonisti si complica alquanto... The Crossing si presenta come un progetto ambizioso per il cineasta cinese che abbandona il cinema d'azione e di guerra per, invece, avvicinarsi a una storia piena di romanticismo, speranza, dramma, umorismo e un filo di azione. Dalle stesse parole di Woo si evince che il suo obiettivo è mostrare come l'amore possa vincere tutte le difficoltà. Il film, attualmente in post-produzione, uscirà in Cina diviso in due parti, come già successo per La battaglia dei Tre Regni. La prima parte arriverà nelle sale cinesi l'1 ottobre 2014. L'ultima annotazione riguarda il cast. Tra gli attori si segnalano Zhang Ziyi, Chang Chen, Takeshi Kaneshiro, mentre il direttore della fotografia è Fei Zhao, la sceneggiatura porta la firma di Wang Hui-Ling e la colonna sonora è curata da Taro Iwashiro. Insomma un bel po' di nomi noti per quello che è stato preannunciato come il 'Titanic cinese'.

5. That Demon Within, di Dante Lam (Hong Kong)

Lui è uno dei migliori registi di action movie di Hong Kong, quindi una garanzia. Stiamo parlando di Dante Lam. Il suo nuovo film parla di un detective che salva la vita a un capo-banda violento con cui, successivamente, instaura una lotta che lo porta ad essere diviso tra il senso del dovere e le emozioni personali. Come spesso succede nei film di Lam al centro di tutto c'è un dilemma morale tra due fuochi, quello della polizia da una parte e quello dei fuorilegge dall'altra. La pellicola è già transitata allo scorso Festival di Berlino. Uscirà al cinema ad Hong Kong il 14 aprile.

4. The Golden Era, di Ann Hui (Hong Kong)

A tre anni dall'incetta di premi con Simple Life, la talentuosa regista di Hong Kong Ann Hui propone The Golden Era. Ambientato nella Cina all'inizio del secolo scorso, il film è il racconto della vita di Xiao Hong, una scrittrice molto influente nella storia della letteratura cinese. Per il ruolo della protagonista, Ann Hui ha scelto la diva Tang Wei, al cui fianco vedremo Feng Shaofeng, altra stella del cinema cinese. Un antipasto del film è stato presentato all'Europen Film Market di Berlino . Uscita entro il 2014.

3. The Snow White Murder Case, di Yoshihiro Nakamura (Giappone)

Sulla carta si presenta come un thriller: il protagonista è un regista televisivo che nel suo show racconta la storia di una donna sospettata di essere l'assassina di un suo collega. In realtà il film di Yoshihiro Nakamura sembra un'attenta analisi su come si possano alimentare storie e notizie false attraverso la televisione e Internet. A condire il tutto c'è lo stile di Nakamura, capace di mescolare le carte e di confondere lo spettatore con personaggi ambigui e poco definiti. Il film sarà distribuito il 29 marzo in Giappone.

2. Coming Home, di Zhang Yimou (Cina)

Come altri suoi colleghi cinesi presenti in questa Top 20, anche il maestro Zhang Yimou ha scelto per il suo nuovo lavoro di misurarsi con la storia della sua Cina. Il periodo che ha preso in esame comprende quasi tutto il Novecento, dagli Anni Venti fino a quasi la fine del secolo. Coming Home narra la vita di Lu Yanshi, intellettuale cinese che, appunto, all'inizio del Novecento si trasferisce negli Stati Uniti per completare i suoi studi. Poco prima di partire, sposa la cugina in un matrimonio combinato. Al suo ritorno in patria il protagonista trova una Cina cambiata, imbrigliata nel regime comunista, e una moglie diversa da come l'aveva lasciata. Yanshi diventa, quindi, un attivista e un acerrimo nemico dello Stato. Per questo motivo viene arrestato e deportato in un campo di lavoro. La storia è tratta dal romanzo di Yan Geling The Criminal Lu Yanshi ed è narrata dalla nipote del protagonista. Gli attori scelti dal regista sono Chen Daoming e la sempre splendida Gong Li, ex compagna di Zhang nonché protagonista dei suoi capolavori degli anni Novanta. Zhang Yimou vorrebbe sfruttare il Festival di Cannes come trampolino di lancio per l'uscita in Cina prevista il 27 maggio 2014.

1. Tokyo Tribe, di Sion Sono (Giappone)

Sulla carta il nuovo lavoro del prolifico regista giapponese Sion Sono sembra essere davvero uno dei film più entusiasmanti e accattivanti del 2014 provenienti dal cinema asiatico. Il suo desiderio di essere sempre a stretto contatto con la storia e la cultura del Giappone, a cui si unisce un'inconfondibile stile visionario ed estremo, ha condotto il regista di Toyokawa a portare su pellicola il famoso manga di Santa Inoue, Tokyo Tribe, incentrato su una guerra tra bande. Il giornalista Jason Gray, che il dicembre scorso è andato a visionare il set, ha parlato di un film in cui lo street style misto al mondo dei graffiti, dei murales e delle tag si unisce al rock 'n' roll, al rap, ai tatuaggi, allo slang e a tutto l'universo dell'urban style, sullo sfondo del trambusto e del caos della metropoli giapponese. Per rendere più verosimile possibile questa atmosfera, Sion Sono non solo ha scelto attori non professionisti per i ruoli principali, ma ha anche arruolato Yuji Hayashida, scenografo che in precedenza ha lavorato con Takashi Miike in 13 assassini, e il direttore della fotografia Daisuke Soma e ha girato il tutto con telecamere RED Epic. Infine, per suggellare l'idea negli attori che Tokyo Tribe parla di vita di strada e di criminalità, il regista ha costretto la sua troupe a vedere i seguenti film: I guerrieri della notte di Walter Hill, Scarface di Brian De Palma e i film di Shuji Terayama. Se questi sono i presupposti, c'è da aspettarsi di tutto. L'uscita dei Tokyo Tribe è prevista per l'estate.





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