David Lynch e il cinema deprimente: "Non ho idea di quale sia il mio futuro"
- Scritto da Luca Polacco
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Giorni fa già Steven Spielberg e George Lucas, due nomi decisamente rispettati nel mercato cinematografico, avevano lanciato un grido d'allarme avvertendo del sempre maggiore costo delle produzioni cinematografiche che avrebbe portato ad un conseguente aumento del prezzo del biglietto al cinema.
Lynch ha rincarato la dose dichiarando: "Il quadro generale è davvero deprimente. Anche se avessi una grande idea, il mondo oggi è diverso. Sfortunatamente, le mie idee non sono proprio quelle che voi potreste chiamare 'commerciali' e purtroppo sono i soldi, specialmente in questo periodo, che fanno andare avanti il motore di questa industria. Detto questo, non ho idea di quale sia il mio futuro. Non ho nemmeno un indizio di cosa sarò capace di fare nel mondo del cinema".
In tutta onestà, noi ci schieriamo dalla parte di Lynch. E' sempre più difficile vedere produzioni veramente valide che non costino un occhio della testa in effetti speciali o cachet degli attori, relegando la storia o il messaggio che vogliono trasmettere su un gradino decisamente troppo poco importante. Anche se, negli ultimi anni, grandi canali televisivi hanno messo in piedi produzioni sicuramente più lunghe dei semplici film cinematografici ma in molti casi ben più valide, tanto che in questo caso, Lynch si sente di sbilanciarsi: "Mi piace l'idea di una storia che continua nel tempo e la televisione, in questo periodo, è decisamente molto più interessante del cinema. Sembra quasi che il cinema d'autore viaggi via cavo".
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