Love Is All You Need
- Scritto da Roberta Bonori
- Pubblicato in Film in sala
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Il freddo nordico, un tradimento, il cancro e la chemioterapia. E dopo: il sole italiano, i limoni, That's amore, il matrimonio e il corteggiamento. Ecco un sunto degli ingredienti chiave di Love Is All You Need della regista Susanne Bier, che vede due famiglie danesi riunirsi per il matrimonio dei rispettivi figli in Italia: riusciranno a lasciare sull'aereo le preoccupazioni della vita quotidiana, immergendosi nel romantico clima di Sorrento che porterà a tutti delle gradite - e sgradite - sorprese...
Seppur incanalato nella sua totale prevedibilità, Love Is All You Need mantiene le premesse che si era prefissata la regista: commediola godibile, che vola basso, senza grandi pretese. Logico che, quando la mano registica è fortunata, quella mano si riconosce. La Bier dello splendido In un giorno migliore spunta fuori qua e là tra gli angoli di Love Is All You Need, aggiungendo delle pieghe drammatiche lì dove poteva sussistere anche la sola e banale storia sentimentale.
La regista danese in un atto di grande coraggio - o di incredibile leggerezza - sceglie di fare un film di intrattenimento puro e privo di cinismo. E in effetti, Love Is All You Need è apprezzabile per il voler distinguersi dalle commedie degli ultimi anni in cui, a farla da padrone, è la 'paura del romanticismo' e il timore di risultare romanticamente demodé. Timore che spesso nasce dall'incapacità di gestire tempi comici e melò che una commedia romantica impone, ma la Bier è astuta e ci riesce sapientemente, cominciando dalla scelta del cast decisamente furba. Pierce Brosnan sa essere affascinante, goffo e convincente al contempo, e la bellissima Trine Dyrholm non vive certo di luce riflessa in questa pellicola.
Le occasioni per cadere nella ridondanza si inseguono a vista d'occhio (il cliché dell'Italia come mecca del romanticismo, la colonna sonora da balera ante-guerra..), ma la salvezza di questo film sta proprio nella sua dichiarata voglia di essere preso per quel che è: un'occasione per riempire le sale di buoni sentimenti sotto Natale.
Forse però, da una regista premio Oscar, ci si sarebbe aspettati qualcosa di più ambizioso.