DVD in vendita: Dietro le sbarre

04 Ottobre 2010

Pubblicato in Extra
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Arriva Cella 211, pluripremiata opera seconda dello spagnolo Daniel Monzón che elegge a protagonista uno dei luoghi cari al cinema: il carcere. Da segnalare anche The Last Station di Michael Hoffman, biopic sugli ultimi mesi di vita di Leo Tolstoj, ed Il tempo che ci rimane, spaccato tragicomico di Elia Suleiman sulla convivenza tra israeliani e palestinesi

Carcerario. Il giovane Juan, al suo primo incarico come secondino in un carcere di massima sicurezza, si presenta al lavoro con un giorno d’anticipo sul primo turno di guardia. Mentre visita il braccio che rinchiude i detenuti più pericolosi, un frammento di intonaco cade da una parete in ristrutturazione e lo colpisce alla testa. Nel tentativo di rianimarlo, le guardie lo distendono temporaneamente sulla brandina di una cella al momento vuota, ma non hanno il tempo di aspettare che Juan si riprenda perché il carismatico Malamadre, leader indiscusso dei detenuti più pericolosi, è riuscito ad assumere il controllo del braccio ed a scatenare una rivolta. Alle guardie non resta che togliersi da lì al più presto e mettersi in salvo, abbandonando così l’ignaro Juan al proprio destino in mezzo ai rivoltosi. Film carcerario, noir, opera sociale ed intimista: vincitore di otto premi Goya (gli Oscar del cinema spagnolo), Cella 211 ricrea, nella parabola di un giovane al centro di una vicenda più grande di lui, i meccanismi psicologici e fenomenologici che condizionano i rapporti di forza tra le mura dei penitenziari. Tutto è raccontato da Daniel Monzón, giunto alla sua opera seconda, con un realismo più appassionante e meno superficiale del solito. Distribuito dalla Cecchi Gori Home Video, il DVD è annunciato con formato video 1.85:1 anamorfico ed audio in D.D. 5.1 italiano e spagnolo. L’edizione comprende tra gli extra un making of ed il trailer cinematografico. In vendita dal 5 ottobre.

Una scena di The Last Station Biografico. Dopo quasi cinquant’anni di matrimonio, la contessa Sofia, devota moglie di Leo Tolstoj, scopre improvvisamente che tutto il suo mondo va gambe all’aria. In nome della sua nuova religione utopica e delle sue idee anarco-cristiane, il grande romanziere russo ha rinunciato al titolo nobiliare ed alle sue proprietà per diventare povero, vegetariano e celibe ed è stato convinto da Chertkov, il suo discepolo, a lasciare i diritti dei suoi iconici racconti al popolo russo anziché alla famiglia. Con ogni stratagemma, la donna lotta ferocemente per quel che ritiene le appartenga. La contesa tra Tolstoj e la moglie raccontata in un romanzo di Jay Parini viene riproposta per immagini da The Last Station, biopic di Michael Hoffman che narra gli ultimi tormentati mesi della vita di un’icona della cultura mondiale. Cast impeccabile (su tutti i protagonisti Helen Mirren e Christopher Plummer), personaggi eleganti, dialoghi cesellati, ambientazione fastosa. Poche però le emozioni. Atteso nei negozi il 6 del mese, il film viene proposto dalla Sony Pictures Home Entertainment in un’edizione standard. Le caratteristiche tecniche si fregiano del formato video in 2.35:1 anamorfico e di due tracce audio in D.D. 5.1 per la lingua italiana ed inglese. Nella sezione extra trovano posto due commenti (uno del regista, l’altro di Plummer e della Mirren), le scene eliminate, gli errori sul set, lo speciale Un tributo a Christopher Plummer e l’immancabile trailer cinematografico.

Una immagine de Il tempo che ci rimane Surreale. All’indomani dell’invasione dell’esercito israeliano nel 1948, i palestinesi rimasti nelle terre natie sono costretti a vivere come una minoranza nel loro stesso Paese d’origine. Commedia nera di natura semiautobiografica, Il tempo che ci rimane si ispira a vicende personali di Elia Suleiman, già autore di Intervento divino, ancora una volta impegnato sia davanti che dietro la macchina da presa. È diviso in quattro episodi: su ognuno vigila lo sguardo stralunato del protagonista-regista, novello Buster Keaton che assiste imperturbabile agli episodi più comicamente tragici e grotteschi. Ne scaturisce un indimenticabile ritratto della vita quotidiana di un popolo che in un modo e nell’altro continua a resistere, cercando di condurre una vita normale e felice pur dovendo destreggiarsi tra scontri a fuoco e carri armati che sono diventati ormai parte dell’arredo urbano, al pari di cassonetti e panchine. Dall’8 ottobre il film fa la sua comparsa in DVD grazie alla 01 Home Entertainment. I dati tecnici prevedono il formato video 1.85:1 anamorfico e l’audio in D.D. 5.1 italiano ed in D.D 2.0 per la lingua originale. L’unico contenuto extra offerto è il trailer cinematografico.

Le edizioni in vendita della settimana

Dal 5 ottobre: